Relazione finita ma non me lo spiego.

Vi racconto la mia storia, ho 24 anni, lei 21 stavamo insieme da praticamente due anni. La nostra storia è stata inizialmente complicata, ci siamo conosciuti due anni e mezzo fa e abbiamo cominciato a fare sesso da subito , non potevamo stare insieme perché io sarei partito da lì a poco per un paese molto lontano per starci quasi un anno. Quei mesi furono fantastici e c'era una passione e una complicità che mai avevo provato con nessuna in vita mia. Una volta arrivato a destinazione decido di continuare a sentirla. Siamo rimasti che potevamo andare con chi volevamo ma lei mi faceva molte battute sul fatto che era gelosa e quindi mi sono limitato moltissimo, quasi del tutto. Ho ceduto solo quando ho scoperto che lei aveva avuto un rapporto con un suo amico del quale si è pentita, da quel momento mi sono sentito un po' come se avessi fatto un torto a me stesso a trattenermi per tutto questo tempo. Nonostante questo ci siamo perdonati tutti gli "errori" a vicenda e non vedevamo l'ora di vederci. Io ho fatto di tutto per tornare nella città dove ci siamo conosciuti (siamo entrambi studenti fuorisede, io sono partito appena dopo la laurea). Per lei sono tornato prima di quando sarei voluto tornare, anche se ho comunque fatto un esperienza di tantissimi mesi che mi ha fatto visitare tantissimi posti diversi. Io sono un ragazzo molto estroverso, a lei è sempre piaciuta questa cosa, ma le ha sempre alimentato molte gelosie. Torno e ci mettiamo subito insieme, inizialmente io sento un po' il contraccolpo di quasi un anno dall'altra parte del mondo e faccio fatica a riabituarmi a questo stile di vita e alla relazione. Decido di cominciare un percorso di psicoterapia. Capisco che il mio problema è la noia nella routine, faccio di tutto per combattere questo pensiero. Con lei le cose vanno bene , passiamo due estati in cui facciamo due viaggi, uno di quelli è una settimana di esperienza in un associazione che protegge tartarughe marine. Per tutta la relazione capitava spesso che lei si arrabbiasse con me per comportamenti che a detta sua erano mancanza di rispetto. Io sono sempre stato dell'idea che se faccio qualcosa che da fastidio è giustissimo che tu arrabbi e me lo fai notare ma che poi quando ti dico le mie ragioni devi provare a capirle e a perdonarmi. Lei si arrabbiava e non si fidava di ciò che le dicevo fino a quando non le passava da sola, tenendosi tutto dentro. A volte effettivamente era colpa mia quando magari dicevo delle cose nel modo sbagliato, altre volte però le discussioni erano perché io parlavo con una ragazza durante una festa perché avevo chiesto una sigaretta al loro gruppo di amici e me l'ha data lei, una volta ho messo una foto su Instagram in cui c'erano anche delle ragazze (eravamo distanti perché io ero in vendemmia) , o altre cose delle quali accetto tranquillamente la rabbia ma che si possono chiarire al primo discorso. Non succedeva mai. Nonostante ciò lei diceva di amarmi continuamente, mi chiedeva di stare insieme per sempre e scherzosamente diceva sempre che mi avrebbe sposato. Lei molto spesso si abbatteva per ogni cosa che succedeva nella sua vita personale e non è mai stata molto brava a reagire. Usava l'erba come sua medicina personale, e non riusciva a smettere nonostante volesse, ogni volta che le dicevo che non avrebbe risolto i suoi problemi mi diceva "che ne sai che mi fa male", io la vedevo schiava di questa cosa e stavo male per lei. Si buttava giù nel momento degli esami, ero arrivato al punto di farle io dei piani di studio ,cosa che non facevo neanche per me stesso. sì vedeva brutta e faticava a vedersi nuda allo specchio, io cercavo sempre di dirle che non è normale e di provare ad andare dallo psicologo per questa cosa. Ci ha provato due volte ma entrambe le volte ha mollato lo psicologo dicendo che la trattava male, non metteva mai in pratica ciò che lui diceva e preferiva distrarsi in altri modi ( Non ho nulla contro le canne , me le faccio anche io una volta ogni tanto, è successo pure con i miei genitori. Sono contro al fatto di usarle come cura dei mali). Io non sono una persona molto romantica e una volta, più di un anno fa mi ha detto che non le facevo bene per questo perché la rendevo insicura. Da quel momento ho cercato di essere il più romantico possibile, nonostante per me aprirmi sia un vero casino. Ultimamente mi diceva che non avevo mai voglia di stare con lei quando io in realtà non organizzavo cose semplicemente perché stavo studiando e facendo 3 lavori. Avevo zero energia ed ero scazzato con la vita ma cercavo di dormire da lei almeno 3 volte a settimana e di vederla. Dopo che mi ha detto sta cosa ho preferito lasciare un attimo andare uno dei lavori per affrontare meglio la sessione e per dedicarle più tempo, ho organizzato diverse uscite che abbiano fatto e siamo stati bene. Lei in tutto questo mi diceva ti amo ogni giorno, io molto spesso non avevo voglia di fare sesso e lo facevo perché a lei andava. Lei era convinta di non piacermi e di annoiarmi, io dicevo che era un po' la vita che mi annoiava ultimamente e che non dipendeva da lei. Che era solo questione di tempo e saremmo stati accesi e che è normale avere momenti di poca energia in una coppia, non possiamo essere sempre al 100 per cento e non può diventare una prestazione stare insieme.

Arriviamo al momento delle vacanze di Natale, lei torna giù e io torno a casa, la notte prima di partire dormiamo insieme e diciamo di amarci , per due giorni dice che le manco e poi comincia a rispondermi in modo strano. Io che già ci sono passato le chiedo se fosse arrabbiata con me , lei mi dice che ha dubbi sulla nostra relazione, la chiamo e piangendo mi dice di non sperarci più. Decidiamo di non sentirci fino a qualche giorno fa dove ci saremmo rivisti. Lei mi riscrive solo per gli auguri di capodanno e mi dice poi di riportarle le sue cose. Sono sconvolto, non riesco a credermi che dopo due anni e mezzo che ci conosciamo possa finire per telefono nell'unico momento dell'anno dove non ci vediamo, mi dice che siamo incompatibili, cosa che tirava fuori ogni tanto quando litigavamo, che abbiamo livelli di sensibilità diversi e che non ci piacciono le stesse cose, in più se l'era presa quando avevo detto che io ancora non so se voglio sposarmi. Dice che dubita di amarmi anche se mi diceva di sì fino a qualche giorno prima e addirittura la settimana prima in seguito a una litigata mi ha chiesto di scriverle una lettera d'amore ,io non mi ero mai aperto così tanto per una persona. Quando le chiedo su cosa siamo incompatibili lei mi parla di modo di risolvere i problemi( io reputo una fortuna il fatto che noi abbiamo due modi diversi di risolvere le cose e approcciarci ai problemi) , il fatto che io non mi interesso di attualità e non sono andato a votare (lavoravo e sarei dovuto tornare nel comune di nascita), il fatto che ultimamente litigavamo tanto ( e ci sta eravamo tutti e due molto impegnati e stressati, ma l'ultima settimana è stata bella e non abbiamo litigato proprio).

Arriva il punto in cui ci vediamo dopo le vacanze, arrivo da lei e ci mettiamo a parlare , dice di non amarmi ma sembra quasi che lo stesse facendo per autoconvincersi. A una certa ci baciamo e finiamo a letto due volte di fila. Lei si sdraia di fianco a me e mi fa i grattini. Non era più la persona fredda che era stata durante le vacanze ma era tornata la persona di sempre. Continua a dirmi però che non possiamo stare insieme ,che mi vuole bene ma che è convinta di questa decisione, mi dice però che ci sta malissimo. Dice che c'è tanta attrazione e tanto affetto ma che non crede ci sia amore. Io le chiedo come è possibile, è stata insicura che io la amassi fino alla settimana prima e ora non mi ama lei. Ci salutiamo con un bacio in bocca perché è arrivata la sua coinquilina nel mentre. Io le dico che non le scriverò per rispettare la sua decisione ma che so che lei mi contatterà e che se ne pentirá. Lei mi dice che non troverà mai nessuno come me.

Io ora sono tornato a casa, questa cosa è successo l'altro ieri e sto ancora aspettando un messaggio in cui mi dice in maniera più chiara cosa non va , in cui mi dice che sta cosa è stata tutta una cazzata. Per me è impossibile che una persona con cui hai condiviso tutto cambi così nel giro di un paio di giorni, specie dopo tutto quello che mi ha detto. Durante le vacanze mi diceva che non potevamo neanche baciarci quando ci saremmo rivisti, e poi invece è finita in questo modo. Sono deluso da come si è comportata con me , come sia arrivata a una conclusione senza avermi mai accennato il minimo problema. Come può uscire dalla mia vita così senza pentirsene, non sono stato un ragazzo tossico, ho un sacco di difetti ma tenevo alla sua realizzazione personale tantissimo e lei mi ha conosciuto per quasi un anno prima di mettersi con me, sapeva come fossi come persona. Non le ho mai impedito nulla e ho combattuto tantissimo. A volte ero poco acceso ma ci sta, a volte sono così nella vita di tutti i giorni non solo con lei. Mi sento strano, vorrei scriverle, mi sento di non avere abbastanza motivazioni, mi sento che lei non sia sicura in realtà, sento che è come se non avessimo chiuso nulla. Sento che sono stato privato di qualcosa senza neanche sapere il perché. Scusate il papiro, grazie a chi è arrivato a leggere fino a qui e a chi avrà qualcosa da dirmi. Non sto riuscendo a fare nulla durante la giornata.

Ora non so bene come comportarmi, la penso ogni giorno e non so se dovrei scriverle qualcosa o non fare nulla. Vorrei sapere molto di più di come sta e vorrei tornare come eravamo una volta.