Parte 4 – L’Abbraccio Più Strano della Mia Vita

Oggi mi sono allenato come sempre, e fino a un certo punto sembrava tutto normale. Poi, ovviamente, la normalità è andata a farsi benedire.

Arrivo in palestra, mi preparo, inizio il riscaldamento. Lei arriva poco dopo, come al solito. Ma stavolta c’era qualcosa di diverso. Sembrava più… solenne? È difficile da spiegare, ma aveva quell’aria di chi ha in mente qualcosa di assurdo.

Io cerco di non pensarci e continuo con il mio allenamento. Lei invece mi osserva. E non lo fa con discrezione: mi fissa proprio, come se stesse cercando di leggere i miei pensieri. Dopo un po', si avvicina.

"Vitto."

La guardo, aspettandomi la solita scenetta. E invece succede qualcosa di nuovo.

Lei mi abbraccia. Ma non un abbraccio normale. Un abbraccio troppo lungo. Uno di quegli abbracci che iniziano come un gesto amichevole, ma poi durano più del dovuto, e tu inizi a chiederti se c'è un motivo.

Io resto fermo, un po' perplesso.

"Ok, tutto bene?" le chiedo.

Lei non risponde subito. Continua a ridere sottovoce, come se stesse trattenendo qualcosa. Poi finalmente parla.

"Eh sì, dai, ormai è una tradizione. E poi, diciamocelo, ho letto il tuo ultimo post e mi ha fatto troppo ridere. Dovevo assolutamente continuare la cosa. Ti fa strano ma non te ne vai mai."

…COSA?!

"Scusa?!"

"Eh sì, lo sapevo che avresti scritto qualcosa, e quando l’ho letto mi sono detta: ‘Ok, ora devo fare di più’."

Resto lì a cercare di processare la frase. Perché ha ragione. Ogni volta che fa queste cose, io resto. Non mi sposto, non la allontano.

"Quindi lo fai apposta?"

Lei ride ancora.

"Ovviamente."

A questo punto non so più se ridere o disperarmi. Cioè, apprezzo l'onestà, ma allo stesso tempo… perché?!

Dopo qualche secondo, si stacca e mi guarda con aria soddisfatta, come se avesse appena vinto una sfida.

"Ok, ora puoi tornare ad allenarti."

Se ne va, lasciandomi lì a chiedermi cosa diavolo sia appena successo.

Conclusione? Io pensavo di andare in palestra per allenarmi. Lei, evidentemente, ci va per vedere quanto resisto prima di impazzire.